5 SÌ per i Diritti di Tuttɜ

In vista dei referendum del prossimo 8 e 9 giugno, Arci lancia la campagna “5 SÌ per i Diritti di Tuttɜ” per sostenere il raggiungimento del quorum e promuovere il voto favorevole su tutti e cinque i quesiti referendari: quattro proposti dalla CGIL per migliorare le condizioni di lavoro nel nostro Paese, e uno per la riforma della legge sulla cittadinanza, sostenuto da associazioni come Italiani Senza CittadinanzaCoNNGIDalla Parte Giusta della StoriaIDEM Network e molti altri.

L’illustrazione della campagna è firmata dall’artista Antonio Pronostico.

Perché votare SÌ?

Votare SÌ ai quattro referendum sul lavoro significa:

  • contrastare la precarietà,
  • eliminare le forme più estreme di sfruttamento,
  • ricostruire un sistema di tutele,
  • dare voce a chi lavora senza garanzie.

Votare SÌ al referendum sulla cittadinanza significa:

  • dimezzare i tempi per la richiesta della cittadinanza italiana da parte di persone di origine straniera che vivono, studiano e lavorano da anni nel nostro Paese,
  • fare un passo avanti verso una società davvero inclusiva.

Ma votare  è anche un segnale politico forte contro un Governo che restringe gli spazi di libertà e partecipazione, reprime le voci critiche, alimenta un clima bellicista e razzista, e riduce risorse fondamentali per i diritti sociali.

Votare è un atto rivoluzionario.

Per questo Arci sostiene e promuove la partecipazione attiva e consapevole a questo importante appuntamento democratico.
Dare voce alle cittadine e ai cittadini è oggi più che mai un atto di giustizia e di speranza.

Cosa stiamo facendo

Abbiamo avviato diverse azioni per sostenere i referendum:

  • La Carovana per la Cittadinanza, che attraversa l’Italia per sensibilizzare e informare (info e tappe: qui);
  • Materiali di comunicazione scaricabili gratuitamente: poster, volantini e card social illustrate da Antonio Pronostico;
  • Collaborazione con reti studentesche per organizzare incontri nelle scuole e nelle università, parlando ai più giovani;
  • Azioni per facilitare il voto dei fuorisede: chi è temporaneamente domiciliato in un’altra provincia può fare richiesta entro il 4 maggio per votare dove si trova;
  • Coinvolgimento dei circoli Arci all’estero per mobilitare il voto degli iscritti all’AIRE.

Partecipa anche tu!

Il voto ai referendum è uno strumento diretto per cambiare le cose.
Difendere i diritti, costruire giustizia sociale, immaginare un futuro più equo: tutto questo comincia da un SÌ.